Ion Cutelaba prima di UFC 217, qualche domanda al talento moldavo in forza nella divisione dei pesi massimi-leggeri UFC.

Ion Cutalaba (che poi, in realtà, sarebbe Cuțelaba, con la ț che si legge come la doppia z in “pizza”) presenta un pedigree di tutto rispetto: campione europeo di sambo nel 2012, un record nelle MMA di 13 vittorie e tre sconfitte e un premio di Fight of the Night. Non male per un ragazzo che deve ancora compiere 24 anni.

Arrivato in UFC a giugno del 2016, ha saputo subito attirare la simpatia dei fan per il suo stile molto aggressivo, supportato da una buona velocità di esecuzione dei colpi e da mani molto pesanti.

Come non citare, poi, quella volta in cui diede una vivida rappresentazione dell’origine del suo soprannome, “The Hulk”. In occasione di UFC Fight Night: Lineker vs. Dodson, Cutelaba si presentò tutto dipinto di verde al momento della cerimonia del peso e si strappò i vestiti di dosso, imitando l’alter ego di Bruce Banner.

A UFC 217, “The Hulk” incontrerà un “Lord”, vale a dire Michal Oleksiejczuk, un polacco che farà il suo debutto nell’Ottagono della UFC proprio contro il moldavo. Oleksiejczuk si presenta all’incontro con un record di 12-2 e arriva da una vittoria contro il nostro Roberto Nosiglia.

Uno dei più grossi problemi dei lottatori della sua stazza, è senz’altro il taglio del peso. Peso che, a detta di Cutelaba, è tutto in regola.

Sono arrivato lunedì a New York che pesavo 102 kg, ora ne ho 97 e mezzo (l’intervista è di mercoledì sera nda). Non ho mai avuto problemi col peso, lo taglio molto facilmente e venerdì sarà tutto ok.

A proposito del prossimo incontro, Hulk ha detto che Oleksiejczuk:

È un bravo ragazzo, se è arrivato in UFC vuol dire che è valido. Questo non vuol dire che ce la farà a sconfiggermi sabato. Ho preparato l’incontro tra la MMA Factory di Parigi e Chisinau. Mi sono allenato con dei ragazzi molto tosti e sono pronto a tutto.

Cutelaba è uno che preferisce far parlare le mani e non si cura troppo della strategia. La fiducia nei suoi mezzi è invidiabile.

Ho visto qualche video dei suoi incontri, ma non mi servono troppe informazioni per sconfiggerlo al primo round. Il game plan si crea nel corso dell’incontro, sono pronto a combattere anche per 10 round, se necessario. Semplicemente, non durerà più di una ripresa con me.

L’ultimo pensiero, come sempre, è rivolto ai suoi fan.

Voglio ringraziare tutti i miei fan, perché se sono arrivato dove sono ora è grazie a loro. Ho bisogno del loro supporto perché mi danno forza e speranza.

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Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.

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